Intervista ad Alberto Grosso, Business Development Manager in Marchi & Fildi

Lavora da anni nel nostro Gruppo e ha coperto alcuni ruoli cruciali per l’evoluzione della nostra offerta: ha iniziato con la vendita per proseguire con lo sviluppo dei filati fashion e successivamente di quelli tecnici.

Nel 2021 è diventato Business Development Manager. Si occupa di fare un’analisi globale di dimensionamento del mercato e posizionamento del prodotto e interpretare le tendenze del mercato di riferimento, con l’obiettivo di ampliare la collaborazione con i nostri clienti attuali e di trovarne di nuovi.

Alberto, la tua esperienza in Marchi & Fildi rappresenta bene la versatilità dell’offerta del Gruppo. Dai filati moda sei passato a quelli tecnici e hai sviluppato prodotti molto innovativi. Quali sono le vostre carte vincenti sul mercato?

La mia formazione parte proprio dal prodotto e penso che sia importante mantenerlo al centro del nostro rapporto con il cliente, spiegandogli per esempio quali materie prime abbiamo selezionato per realizzarlo. In generale, credo fortemente nella contaminazione come elemento formativo e promotore dell’innovazione. Penso che vivere esperienze diverse, non apparentemente integrabili, possa sviluppare il pensiero laterale, trovando la capacità di formulare nuove proposte, nuove soluzioni. Il mio ruolo attuale consiste nell’elaborare nuove risposte, creando una comunicazione costante tra l’azienda e il mercato e viceversa, e spero che i clienti percepiscano questo valore nella nostra offerta.

C’è un prodotto in particolare o una competenza aziendale significativa che hai contribuito a sviluppare?

Più che un singolo prodotto, credo che uno dei traguardi maggiori che abbiamo raggiunto sia la capacità di gestire e integrare culture diverse, cogliendo il meglio sia dal punto di vista umano sia professionale. La forte crescita aziendale è il risultato di più fattori complessi e affascinanti. Se guardo al percorso che abbiamo fatto, lo paragonerei a una traversata oceanica senza conoscere la rotta, contando solamente sulle nostre competenze di ruolo e di relazione umana e professionale.

Lavori in team? Quali sono le figure chiave che lavorano con te?

Quando si parla di prodotto i miei interlocutori sono la supply chain, la R&S, la produzione e la qualità, proprio nell’ordine in cui le ho elencate. Per quanto riguarda il mercato mi rapporto con la forza vendita e il marketing.

Ti occupi di capire e interpretare le esigenze dei clienti attuali e prospect per offrire loro i prodotti più adatti. Quali sono i trend del mercato per i prossimi anni nei filati tecnici e in quelli moda?

È una domanda molto complessa e sposterei il focus su un altro aspetto. Quando si parla di prodotto, infatti, l’attenzione non deve essere sul prodotto stesso ma sul bisogno che questo deve soddisfare. Pertanto dobbiamo chiederci per prima cosa come cambieranno i bisogni in futuro. Bisogna essere visionari per riuscire a capirlo prima di altri, ed è una qualità molto rara. Generalmente, noi che lavoriamo nel segmento B2B non conosciamo la risposta precisa e quindi dobbiamo preoccuparci di seguire più strade, costruire e ingegnerizzare prodotti e offerte trasversali, che possano avere più impieghi.

Come interpreti il concetto di sostenibilità così attuale nel mondo tessile?

La sostenibilità è un concetto così ampio che deve trovare risposte puntuali a esigenze specifiche. È il concetto meno generalizzabile che conosco perché abbraccia diversi aspetti. È innanzitutto un tema culturale che parte dal preservare le risorse del pianeta. Questo a mio avviso è il punto cruciale.