Sono state erogate le borse di studio del contest di Marchi & Fildi e Filidea che ha coinvolto gli studenti dell’ITS TAM in una brillante sfida creativa

È giunta al termine la terza edizione del progetto formativo Micro/Macro, che ha coinvolto gli studenti e le studentesse del secondo anno del corso di Tecnico Superiore di Progettazione e Sviluppo di Prodotti di Maglieria dell’ITS TAM di Biella. 

La consegna prevedeva la progettazione e la realizzazione di un capo in maglieria, il crop top, utilizzando i filati delle collezioni per la Primavera/Estate 2025 dei nostri brand Marchi & Fildi e Filidea.

I progetti sono stati sottoposti a una attenta valutazione basata su elementi didattici, tecnici ed estetici, a seguito della quale abbiamo assegnato due borse di studio. Leonardo Benna, con l’opera “Re Sole”, realizzata con il filato Street di Marchi & Fildi, e Alice Silvestri con “Babol”, creata con il filato Zoran di Filidea, hanno ricevuto il riconoscimento per il risultato complessivo raggiunto con i loro modelli.

Con la supervisione di Fausto Caletti, lo stilista che sviluppa le collezioni di filati Marchi & Fildi e Filidea, e dei docenti dell’ITS TAM, gli studenti hanno brillantemente concluso il progetto didattico, misurandosi non solo con l’ideazione ma con la totalità dei passaggi di esecuzione, a partire dalla moodboard e dalla scelta dei punti maglia fino ai test sul prototipo. Tutta la collezione è stata esposta nel nostro stand durante la 94esima edizione di Pitti Filati.

Giovanni Marchi, CEO del Gruppo Marchi & Fildi, commenta:Le creazioni di quest’anno ci hanno immediatamente colpiti per la loro originalità, riconosciuta anche durante la fiera. Gli studenti hanno dimostrato notevole creatività e consapevolezza nell’uso dei filati, guadagnandosi l’attenzione e l’apprezzamento di molti esperti del settore. Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione e orgogliosi di supportare il percorso di questi giovani talenti.


Dedichiamo queste borse di studio alla memoria di mio padre, Massimo, che per primo comprese l’importanza di coltivare il legame tra la nostra azienda e l’eccellenza rappresentata da ITS TAM nel mondo della formazione. Continuare a investire nei professionisti di domani è per noi un modo per onorare la sua fiducia nelle potenzialità delle nuove generazioni, attraverso un progetto a cui teneva molto”.

Silvia Moglia, direttore dell’ITS TAM, aggiunge: “La collaborazione con Marchi e Fildi e Filidea è preziosa. I ragazzi si sono impegnati seriamente e hanno dimostrato la loro competenza e la loro creatività. E’ stato importante anche l’affiancamento di Fausto Caletti nel nostro laboratorio di Magnonevolo, lo stilista che passo dopo passo ha consigliato gli studenti nella realizzazione dei capi. Queste sono esperienze che preparano i nostri allievi concretamente per affrontare il mondo del lavoro già durante il loro percorso formativo”.

Complimenti a tutti gli studenti protagonisti del progetto: Leonardo Benna, Giulia Bottaro, Eleonora Croce, Alessia Filippone, Raluca Mandiuc, Beatrice Pino, Alice Silvestri, Giulia Toninelli, Martina Tosi, Lorenzo Tosone, Carlotta Ubertini.

Il progetto Micro/Macro è stato coordinato per ITS TAM dalla prof.ssa Giovanna Calogero, con la collaborazione dello staff tecnico: Maria Bonelli, Lucia Milani, Alex Monaca, Selene Fenu, Giacomina Sensale.

L’innovativo progetto combina obiettivi di protezione sostenibile dei ghiacciai e circolarità per il settore tessile

“It takes a village to protect a glacier” è la frase che sintetizza l’impegno di Glacier Project per contrastare lo scioglimento dei ghiacciai e promuovere la circolarità dei materiali tessili attraverso tecnologie e processi innovativi.

Glacier Project è promosso da Lenzing, fornitore leader di cellulosa rigenerata per l’industria tessile, con cui Marchi & Fildi collabora da anni.
Il progetto nasce per tutelare i ghiacciai dallo scioglimento causato dal riscaldamento globale: le estati sempre più calde anche ad alta quota sono la causa del progressivo ritiro delle nevi perenni, con risultati sempre più evidenti e allarmanti. Per rallentare il processo, la ricerca ha sperimentato l’applicazione di tessuti geotessili come rivestimento del ghiacciaio. Nonostante i risultati incoraggianti, ci si è resi conto che i materiali tessili utilizzati a tale scopo, realizzati con fibre basate su fossili, rilasciano microplastiche, che si diffondono tramite i corsi d’acqua e possono entrare nella catena alimentare attraverso piccoli organismi e animali.

Lenzing ha creduto nel progetto e ha messo la sua capacità di innovare al servizio della tutela dei ghiacciai. Ha realizzato tessuti geotessili con fibre cellulosiche LENZING™, che hanno origine vegetale e sono pertanto privi di microplastiche, nonché biodegradabili al termine del loro ciclo di vita e possono essere interamente riciclati. Il nuovo materiale è stato testato sul campo per la prima volta coprendo una piccola area sul ghiacciaio dello Stubai. I risultati scientifici incoraggianti hanno esteso il progetto pilota ad altri ghiacciai austriaci nell’estate 2023.

Il ciclo di vita dei tessuti geotessili a fibre cellulosiche è di due anni. Lenzing ha risolto il problema del loro smaltimento immaginando un riutilizzo in ambito fashion, capace di creare una catena di valore. Per rendere possibile il riciclo del tessuti ha coinvolto una rete di partner in grado di apportare la tecnologia innovativa e le competenze necessarie.

È nata così la “Glacier Jacket”, una giacca interamente realizzata con filati derivanti dal riciclo dei tessuti geotessili. La sua realizzazione ha coinvolto, oltre al Gruppo Marchi & Fildi, il produttore di tessuto denim Candiani Denim, e Blue of a Kind, uno studio di moda all’avanguardia.

Il ruolo di Marchi & Fildi è stato quello di trovare la metodologia adatta per riciclare il tessuto-non-tessuto geotessile, trasformarlo in fibre e poi in filati con gli standard qualitativi adeguati a realizzare la Glacier Jacket.
È stata una sfida tecnica importante, in quanto per la prima volta al mondo abbiamo dato una seconda vita a un tessuto geotessile in fibre cellulosiche. Grazie al nostro know-how nel riciclaggio meccanico degli scarti tessili di varia natura, che è anche alla base della tecnologia ECOTEC®, abbiamo ottenuto il risultato atteso.

Alberto Grosso, il nostro Business Development Manager che ha coordinato il contributo al progetto, commenta: “Siamo entusiasti di essere stati coinvolti da Lenzing Group in questa iniziativa, che si caratterizza per l’impulso ecologico che l’ha ispirata, l’eccellente esempio di economia circolare che rappresenta e l’apporto di competenze, tecnologie e innovazioni di altissimo livello da parte di aziende partner di rilievo. In Marchi & Fildi siamo abituati a trasformare le richieste e i problemi dei clienti in nuove opportunità, e anche questa volta abbiamo raggiunto l’obiettivo di dare una seconda vita ai tessuti geotessili”.

Il progetto è stato presentato lo scorso 21 marzo presso il Palazzo delle Nazioni di Ginevra, sede delle Nazioni Unite, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale delle foreste, con una presentazione intitolata “Glacial Threads: From Forests to Future Textiles”. Per l’occasione, è andata in scena una rappresentazione artistica ideata da uno dei più influenti artisti contemporanei, il maestro Michelangelo Pistoletto.

Per la nostra azienda, che recentemente è stata colpita dalla tragica scomparsa del nostro presidente, Massimo Marchi, far conoscere questo progetto è un’occasione preziosa per ripartire dai nostri valori, onorare la sua memoria e affermare la visione imprenditoriale che ci muove a realizzare filati con un valore aggiunto in termini di valore, circolarità e creatività.

La ridefinizione dell’identità dei brand Marchi & Fildi e Filidea e il posizionamento nel segmento dei filati di fascia medio alta culmina in una collezione caratterizzata da prodotti iconici e best seller, che punta su un livello di servizio sempre più elevato grazie all’ampliamento delle cromie e degli articoli disponibili a stock service.

Filidea fashion yarns: timeless elegance and soft surfaces for natural and biodegradable fibers

Permangono gli elementi distintivi del brand: la scelta di fibre naturali e certificate e blend biodegradabili, la sensibilità fashion abbinata alla performance dei filati e la sostenibilità ambientale del ciclo di produzione.
Le cromie della preview, estive e golose, propongono rosa intensi e arancioni vitaminici.

I puri cotoni certificati GOTS, in versione opaca o mercerizzata, esplorano un ventaglio di cromie moda e neutre, che includono toni e sottotoni della stessa famiglia. Jacques, cotone compact dalla mano soffice e carezzevole in 2 titoli fini e finissimi, ha una raffinata naturalezza opaca ed è disponibile in 72 colori, di cui 36 a stock service.
Nella collezione esordisce Jacques Crêpe, un cotone fresco effetto crêpe, che incontra il gusto della maglieria di alta gamma.

I misti lino Alber e Rudi, in pregiati titoli fini o finissimi e in una cartella colori più estesa, sono ideali per una maglieria raffinata dai delicati contrasti, aspetti materici e dalla mano naturale.

Le atmosfere seriche, in nuovi colori stagionali, sono protagoniste nei filati a base di seta e Bemberg™ Cupro, la fibra cellulosica rigenerata e certificata RCS per una maglieria lucente, morbida e carezzevole, che in Roy esprime l’essenza della fibra in purezza. Stephen è il ricercato blend in Bemberg™ Cupro e seta e Philippe è un esclusivo blend in seta e cotone Supima, dalle fibre extralunghe e sottili.

Marchi & Fildi fashion yarns

La scelta preferenziale di filati sostenibili, certificati e nati da processi di economia circolare è il filo conduttore della collezione. I colori di preview interpretano questa sensibilità con una gamma di verdi dai rimandi naturali e golosi, come il verde matcha.

La tecnologia ECOTEC®, che utilizza scarti pre e post consumer per dare vita a fili di qualità superiore, caratterizza Fusion, un blend in cotone ECOTEC® e fibre poliacriliche.

Rilevante la presenza delle fibre cellulosiche e delle viscose, naturalmente biodegradabili alla fine del ciclo di vita del capo, per filati morbidi e carezzevoli, transeasonal dai pesi leggeri, ben interpretata da Narnali, in cotone e LENZING™ Modal, e Vergaio, 100% LENZING™ Lyocell A100. Acapulco offre una texture delicatamente irregolare e piacevole sulla pelle, che deriva dalle proprietà naturali del lino accostato alla viscosa LENZING™ ECOVERO™ e al poliacrilico.

Gli aspetti materici si affermano in Lima, un blend in lino, cotone ECOTEC® e fibre poliacriliche, dalla superficie rustica stemperata dalla finezza del filato. Pop è un titolo importante in cotone ECOTEC® e poliestere riciclato GRS, adatto per maglie vaporose dalla raffinata grana irregolare.

Fa il suo esordio in chiave estiva Street, mista in LENZING™ Lyocell Refibra™, poliacrilico e cotone riciclato ECOTEC®, proveniente da denim e certificato GRS. Oltre ai grintosi aspetti delavé, è declinato in un’ampia gamma di uniti in colori moda estivi. Disponibile in 2 titoli, è un filo rotondo, voluminoso, che crea un particolare effetto fatto a mano, per una maglieria materica, lieve e dalla mano leggera.

Il nostro stand a Pitti Filati 94

Lo stand a Pitti Filati ha ospitato i capi realizzati durante il progetto Micro/Macro, che ha coinvolto gli studenti del secondo anno del corso per Tecnico Superiore di Confezione e Maglieria dell’ITS TAM di Biella, a cui è stata affidata l’interpretazione di due filati iconici delle nuove collezioni.

Micro/Macro ha lanciato una sfida creativa stimolante: la creazione di un capo in maglia micro come il crop top, simbolo dell’estetica anni 90 e della sua attuale rivisitazione, con i due filati più materici e “macro” della collezione, Street e Zoran. Gli 8 capi scaturiti dal progetto esaltano i colori vitaminici della preview di collezione, in una sequenza tonica e ottimista.

Il progetto, che arriva alla terza edizione con contenuti rinnovati, permette agli studenti di misurarsi con tutte le fasi esecutive e gli elementi stilistici che portano alla realizzazione di un capo d’abbigliamento, grazie alla supervisione di Fausto Caletti, lo stilista che collabora con Marchi & Fildi e Filidea per lo sviluppo delle collezioni, e dei docenti dell’ITS TAM.

Capi Micro/Macro realizzati dagli studenti dell'ITS TAM di Biella per Pitti Filati 94

Il controllo qualità è una funzione fondamentale in vari step del nostro lavoro e garantisce il livello qualitativo dei nostri filati. Ne parliamo con Alessandro Rostellato, responsabile qualità del nostro Gruppo.

Buongiorno Alessandro, puoi spiegarci brevemente di cosa ti occupi? In quali momenti della produzione dei filati interviene il tuo lavoro?

Sono responsabile della qualità per tutti i filati prodotti dal Gruppo Marchi & Fildi. Di fatto mi occupo di garantire che tutti i prodotti che vengono offerti rispondano agli standard qualitativi che ci siamo fissati e che vogliamo garantire al mercato.
In particolare nella prima fase della produzione, è fondamentale il lavoro di tutto il team del laboratorio qualità: nella fase di preparazione delle fibre, nello specifico in carderia è infatti fondamentale verificare che la qualità sia idonea ai nostri capitolati e alle schede tecniche degli articoli.

Nelle fasi successive Intervengo per verificare l’andamento della produzione in linea, sempre sotto il profilo qualitativo. La verifica del prodotto finito, infine, viene effettuata attraverso analisi strumentali e visive; a tal proposito ci tengo a sottolineare quanto la componente visiva, unita a quella tattile, rappresentino ancora un elemento fondamentale del nostro settore, soprattutto per gli articoli destinati al mondo fashion.

Che tipo di percorso formativo e lavorativo ti ha portato a ricoprire questo ruolo? Come ti aggiorni?

Mi sono diplomato Perito tessile nel 2003 all’Itis di Biella.
Ho iniziato da subito a lavorare in una filatura del territorio biellese e nel 2016 sono entrato a far parte del Gruppo Marchi & Fildi. Mi sono appassionato fortemente alla produzione di filati; grazie all’esperienza sul campo ho approfondito le mie conoscenze relative al processo di produzione delle varie tipologie di filato sia in relazione ai differenti end-use, ad esempio i filati per tessitura e maglieria, destinati al mondo del fashion ed anche agli articoli destinati al settore tecnico, che ho iniziato a seguire nell’ultimo anno.
Infine, mi capita spesso anche di visitare i nostri clienti finali e questo elemento mi ha consentito di acquisire ulteriori competenze e conoscenze, permettendomi di comprendere meglio le criticità qualitative.

Lavorare in un Gruppo come il nostro che utilizza fibre diverse per filati con diversi utilizzi cosa ti ha insegnato? Quali sfide comporta?

Parto dall’assunto che ogni giorno ho la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, ovviamente passando anche dagli errori! All’inizio del mio percorso lavorativo mi occupavo principalmente di fibre classiche, quali ad esempio cotone e lino. Quando sono entrato a far parte di questo Gruppo, poi, ho potuto conoscere i principi collegati al riciclo, aumentando quindi le mie competenze e la mia esperienza. In seguito mi sono poi affacciato al mondo delle fibre performanti di Filidea Technical Yarns e alle fibre più ricercate, offerte dal brand Filidea.

Inoltre il mio ruolo mi permette di lavorare a stretto contatto con la realtà turca del nostro Gruppo, ovviamente in particolare con il dipartimento qualità e con la produzione: essere parte di un team internazionale e in generale operare in un contesto multiculturale permette di aprire la propria mente e avere una visione decisamente aperta anche sul metodo di lavoro. L’esperienza del team turco, inoltre, in particolare sui filati tecnici è significativa quindi mi permette di aumentare costantemente le mie competenze.

Grazie all’esperienza interna alla R&D, sono diventato maggiormente proattivo e con una vision più lungimirante in relazione agli sviluppi ad hoc, customizzati sui singoli clienti.
In generale il mio è un lavoro molto sfidante, ciò rappresenta per me la parte più importante e appassionante a livello di motivazioni.

Come vedi il futuro della filiera tessile rispetto delle esigenze a livello di qualità dei vostri clienti?

La qualità dei prodotti è sempre più orientata alle esigenze specifiche dei clienti, con tutte le criticità e le specificità che questo comporta. Ci poniamo degli standard interni sempre più elevati, per posizionarci al meglio nei confronti dei competitor dei paesi extra UE, in particolare relativamente ai prodotti riciclati, e in generale nella nostra offerta filati anche per le altre gamme. L’obiettivo è cercare di elevare sempre gli standard qualitativi, con investimenti importanti anche in termini economici e di impegno del personale.

Il tema del riciclo ad oggi è sempre più centrale nelle strategie future dei brand, che si interfacciano spesso con noi per sviluppare progetti legati all’economia circolare.
Infine, in generale, le richieste che provengono dalla filiera ci impongono di mantenere e garantire standard molto elevati, assicurandoli grazie alla formazione e all’impegno di tutto il Gruppo nei confronti di questo focus.

Il Report fa parte del percorso di consolidamento delle performance di sostenibilità, tema che è da sempre alla base delle priorità del Gruppo.

Il Gruppo Marchi & Fildi presenta il primo Report di Sostenibilità relativo all’anno di esercizio 2022. Il documento rientra nel percorso di consolidamento delle performance interne di sostenibilità, tema che da sempre guida i valori e le scelte aziendali in termini di innovazione di prodotto e processo, tecnologia degli impianti, rapporti con il territorio e le persone.

Il Report 2022 ha l’obiettivo di descrivere il profilo aziendale, il modello di gestione, le iniziative realizzate e i principali risultati raggiunti nel corso dell’anno in ambito ESG – Environmental, Social e Governance. È stato redatto rendicontando una selezione dei “GRI Sustainability Reporting Standards” (GRI-referenced claim) pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI), sulla base dei temi rilevanti per il Gruppo e per gli stakeholder e che costituiscono, inoltre, gli elementi su cui focalizzare le azioni e strategie in ambito ESG.

I dati e le informazioni riportati prendono in considerazione le performance relative alle società Marchi & Fildi S.p.A. e Filidea S.r.l. nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022. Inoltre, al fine di inquadrare i dati in un contesto evolutivo, è stato effettuato il confronto con i dati relativi al 2021.

Tra i numerosi dati e spunti di analisi forniti dal Report, emergono alcune performance rilevanti relative alle prestazioni ambientali.

Per quanto riguarda Marchi & Fildi, l’anno 2022 ha evidenziato, rispetto all’anno 2021:

  • riduzione consumi acqua unitari del 57% e diminuzione degli scarichi acqua unitari del 19%
  • riduzione consumi elettrici unitari del 13%
  • riduzione emissioni complessive di CO2 (Scope I + Scope II) del 22%

Nello stesso periodo, per Filidea si rileva:

  • riduzione consumi acqua unitari del 26%, scarichi acqua unitari del 22%.
  • riduzione consumi gas naturale unitari del 7%
  • riduzione consumi elettrici unitari del 14%
  • riduzione emissioni complessive di CO2 (Scope I + Scope II) del 7%.

Questi dati offrono un riscontro quantitativo al costante impegno nell’ottimizzazione delle risorse e nell’utilizzo di tecnologie di produzione dei filati a basso impatto energetico, che il Gruppo adotta da anni.

Massimo Marchi, Presidente di Marchi & Fildi, spiega così la scelta di investire in questa forma di reporting: “La decisione di effettuare il Report di Sostenibilità per noi rappresenta uno degli elementi che ci guidano verso il costante miglioramento delle performance aziendali sotto il profilo ESG. Si tratta di una delle tappe verso la formalizzazione di un piano strategico per la gestione della sostenibilità, un percorso che il Gruppo ha intrapreso da anni e sul quale crediamo a 360°”.

Consulta il nostro Bilancio di sostenibilità per saperne di più.

In un’azienda B2B come la nostra il back office commerciale è un servizio fondamentale per fornire un servizio attento ai clienti e supportarli nell’acquisto dei filati adatti alle loro esigenze in tempi utili.

Scopriamo di più su questo servizio con Roberta Greggio, responsabile del back office commerciale.

Buongiorno Roberta, puoi riassumerci di cosa si occupa il responsabile del back office commerciale del Gruppo M&F?

Il Gruppo ha deciso di creare il nuovo ruolo di Responsabile del back office commerciale, che fino allo scorso anno non era previsto. Stiamo lavorando per definirlo e dargli un’identità.
Vogliamo costruire un vero team, affiatato e preparato, pronto a rispondere alle esigenze dei clienti con professionalità e puntualità. Per questo motivo il nostro dipartimento commerciale non si occupa solamente della parte di raccolta ordini, ma si sta affermando come punto di riferimento per i clienti, oltre che come supporto dei sales manager e degli agenti che operano direttamente sul territorio.

Tra gli obiettivi abbiamo quello di creare una sorta di manuale per condividere il lavoro e le procedure interne e definire un modello di sviluppo della funzione, costantemente a supporto del team del back office.
Oltre ad essere di supporto al team per la risoluzione di problematiche, che permettono quindi una formazione continua, mi occupo sia della comunicazione interna, mettendo in connessione la produzione e il commerciale, e di quella esterna verso la rete vendita, per questioni più operative.
Il contatto e la costruzione dei rapporti con nuovi clienti e il consolidamento con quelli già attivi restano i punti saldi della mia passione per questo lavoro.

Qual è la tua esperienza formativa e professionale? Per svolgere questo lavoro quanto è importante conoscere i filati a livello tecnico?

Da sempre lavoro nel settore tessile e nello specifico nella produzione di filati. Nel 2006 ho iniziato il mio percorso all’interno del Gruppo alla ex Filatura Marchi, proprio nell’anno precedente alla fusione che poi ha determinato la nascita della Marchi & Fildi Spa.
Nell’arco della mia carriera lavorativa e nelle esperienze precedenti ho avuto l’opportunità di svolgere vari ruoli all’interno dello stesso settore. Mi sono occupata di acquisti di materie prime, disposizioni di produzione, fino all’allestimento di un laboratorio di controllo qualità. Grazie a queste esperienze, al diploma in chimica industriale e all’interesse che da subito ho maturato nei confronti della produzione di filati, oggi rivesto questo nuovo ruolo.

Vorrei mettere in evidenza un elemento importante: la fortuna che ho avuto, durante il mio percorso, ad incontrare molte persone con ruoli diversi che mi hanno permesso di accrescere il bagaglio di conoscenze, in particolare sotto il profilo tecnico. Tutto l’insieme di esperienze e di conoscenze oggi rappresenta l’elemento fondamentale del mio lavoro, in quanto mi permette, ad esempio, di trovare delle soluzioni veloci a varie dinamiche commerciali e a una parte di problemi qualitativi.

Ti occupi di formare le nuove risorse. Quali sono le competenze e le attitudini personali necessarie in questo lavoro?

Il nostro Gruppo esporta ormai in tutto il mondo, quindi il requisito fondamentale è la conoscenza delle lingue straniere. In più, per affrontare il lavoro all’interno del dipartimento commerciale è sempre più necessario essere predisposti al rapporto con i clienti, saper ascoltare le esigenze del nostro interlocutore, interpretarlo e fornirgli, nella maggior parte dei casi, la soluzione migliore per le sue esigenze.
La formazione, di cui mi occupo personalmente con tutte le risorse che lavorano nel back office, rappresenta quindi l’elemento più importante per affrontare questo lavoro. Personalmente cerco sempre di stimolare la curiosità e l’interesse per il ruolo e per gli elementi tecnici che stanno alla base dei nostri prodotti in tutte le persone che fanno parte del mio team, in modo da dare a tutti la possibilità di accrescere le proprie conoscenze e le proprie competenze ogni giorno.
Un altro elemento fondamentale è la creazione di un ambiente piacevole ed accogliente, in cui le persone si sentano libere di esprimere al meglio le proprie skills. Il lavoro in team e soprattutto in questo contesto permette alle persone di conoscersi meglio, mettersi in gioco e a confronto e dare il meglio di sé.

Team back office commerciale in Marchi & Fildi

Cos’è secondo te un buon servizio di customer care? Quanto è importante avere un team coeso?

Il team coeso è fondamentale per creare un ambiente piacevole e garantire la creazione di un rapporto di fiducia e di supporto reciproco.
Per noi il customer care rappresenta l’immagine dell’azienda, quindi deve essere professionale, rassicurante, accogliente. Il servizio clienti è parte fondante del lavoro di back office, che in qualche modo deve sposare la causa dell’azienda e l’immagine della stessa.
Il nostro Gruppo non è focalizzato solamente sul prodotto, ovvero sui filati: l’obiettivo è sempre di più quello di trasmettere un sistema di valori e di servizi connessi, quali la rapidità di spedizione, la precisione, la qualità. Le risposte che arrivano dal customer care devono garantire tutti questi elementi.
Solamente la conoscenza della realtà in cui si lavora, i prodotti offerti e un’adeguata formazione tecnica possono garantire un livello elevato di servizio al cliente, che rappresenta sempre di più un elemento intangibile alla base delle scelte di acquisto.

Le occasioni per incontrare dal vivo i clienti, come le fiere, sono importanti? Come migliorano il vostro lavoro?

Il rapporto con i clienti è la parte più importante del mio lavoro. Creare il contatto diretto in varie occasioni permette di costruire un rapporto di fiducia duraturo e le fiere sono solo uno degli appuntamenti in cui c’è la possibilità di far conoscere l’azienda e le persone che lavorano nel back office.
Per i clienti è importante conoscere chi risponde e li segue direttamente, dando un volto a chi sentono telefonicamente o via mail: è un grande aiuto per cementare la fiducia e la relazione, creando un rapporto lavorativo duraturo.

Negli anni ho lavorato molto per costruire la mia figura professionale con i clienti che ho seguito. Percepire la loro piena fiducia nei miei confronti è un traguardo che perseguo ogni giorno. Questa, insieme alla fiducia e alla coesione del mio team, sono elementi in cui investo con molta convinzione, per realizzare ogni giorno i valori in cui credo.

Enrico Delmastro è un giovane tecnico che fa parte del dipartimento R&D del nostro Gruppo, una funzione cruciale per un’azienda orientata all’innovazione sostenibile come la nostra.

Scopriamo di più del suo lavoro in R&D e del percorso che lo ha portato a lavorare con il nostro Gruppo.

Ciao Enrico. Qual è stato il tuo percorso formativo prima di arrivare in Marchi & Fildi? La tua formazione all’ITS TAM ti ha dato un background utile per lavorare in R&D?

Mi sono diplomato all’istituto agrario a Vercelli e ho subito iniziato a lavorare in una filatura open end, dove mi occupavo della fase di preparazione in carderia. Dopo circa sei mesi ho capito che il settore mi interessava e volevo approfondirlo, così mi sono iscritto all’ITS TAM di Biella. Ho scelto il percorso Processi tessili, innovazione e sostenibilità, che mi ha consentito di conoscere tutti gli step, dalle fibre fino al finissaggio, dalla tessitura alla maglieria, per diventare Tecnico Superiore della filatura e della nobilitazione.
Durante il secondo anno ho svolto il tirocinio curricolare in Marchi & Fildi nel reparto di Ricerca e Sviluppo. Nel 2019, prima del termine del tirocinio, mi è stato proposto di restare qui a lavorare, proposta che ho accolto con entusiasmo.

In cosa consiste il tuo lavoro? Con quali ruoli e aree aziendali ti relazioni?

Mi occupo prevalentemente della programmazione delle macchine e del relativo controllo, controllo la qualità dei semilavorati e del prodotto finito e, in parte, verifico l’andamento della produzione per garantire i tempi di consegna precedentemente previsti. Lavoro in un team che deve garantire lo sviluppo dei campioni e delle partite di produzione di questo dipartimento, coordinandomi con i colleghi del reparto e con il responsabile della produzione, sia dal punto di vista della qualità del prodotto sia per quanto riguarda la produzione e le tempistiche di consegna.

Raccontaci alcuni progetti in cui sei coinvolto e che ti hanno appassionato in modo particolare.

A partire dal mio arrivo in azienda ho apprezzato la varietà di progetti, che spesso sono vere e proprie sfide, con i quali ci si interfaccia costantemente. Al momento guardo soprattutto al futuro e l’aspetto che mi appassiona maggiormente è la possibilità di lavorare in un contesto come MagnoLab, la rete di imprese per l’innovazione di cui il Gruppo fa parte. Mi aspetto di potermi interfacciare con numerose realtà, di approfondire le mie conoscenze anche in relazione agli altri step della supply chain, di affrontare dei progetti sempre più ambiziosi e, perché no, di migliorare il livello del prodotto.

Fai parte di una realtà che lavora con una grande varietà di fibre e di end use. Quale valore/sfida rappresenta per la tua crescita professionale?

La parte che mi piace di più del mio lavoro è proprio la possibilità di lavorare con numerose fibre e mischiarle opportunamente per ottenere un filato di qualità con determinate performance. Lavorando nel reparto di R&D posso seguire tutto il processo di sviluppo e di produzione e vedo in prima persona il risultato finale.

In questi anni ho potuto conoscere numerose tipologie di fibre, da quelle più note e tradizionali, che avevo studiato durante il mio percorso di studi, a quelle più innovative, sviluppate da partner con i quali il gruppo collabora. Alcune fibre meno note, come l’artica o il kapok, hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze in vista di sfide future, non necessariamente per impieghi nella produzione corrente.

Inoltre, grazie al mio percorso lavorativo, conosco molto bene le fibre aramidiche, cuore degli sviluppi di Filidea Technical Yarns. Anche in questo caso ho avuto il privilegio di conoscere da vicino una nicchia del settore tessile che non avevo affrontato durante il mio percorso di studi. L’elemento che mi appassiona di più dei filati tecnici è l’utilizzo finale che viene fatto: le tute per i piloti di Formula 1 e per i vigili del fuoco.

L’innovazione sostenibile di filati e fibre è il futuro del mondo tessile. Qual è la tua visione? Dove andrà secondo te la R&D?

Lavorare con i materiali riciclati è una sfida e al tempo stesso un’opportunità. L’obiettivo quotidiano della R&D è creare dei prodotti di ottimo livello utilizzando materie prime da riciclo e conservando il suo know-how e le sue competenze, grazie al team che ci lavora e che crede fortemente in questo reparto. Il costante investimento negli anni ha permesso sviluppi di prodotto e di conoscenze nella produzione da economia circolare che sono diventate il fiore all’occhiello del Gruppo.

Per il futuro, essere parte del progetto MagnoLab rappresenterà una possibilità di sviluppo e di arricchimento delle conoscenze di ciascuno di noi, oltre che un motore per la filiera.
Mi piacerebbe molto essere parte attiva negli sviluppi di MagnoLab e del nostro Gruppo, in particolare in quelli che permetteranno di ottimizzare i consumi e abbattere l’impatto sull’ambiente.

Il 7 e l’8 settembre scorsi si è tenuta a Biella la prima edizione del Two Day Event, il meeting dedicato agli agenti che rappresentano il Gruppo Marchi & Fildi in tutto il mondo.

L’evento è stato fortemente voluto dall’area Commerciale, Marketing e Comunicazione insieme alla Direzione Generale e al management, con l’obiettivo di coinvolgere in modo attivo e costante i nostri agenti nei progetti del Gruppo e avviare un dialogo su valori, obiettivi e risultati, in modo da renderli dei referenti consapevoli e motivati.

Full immersion nelle attività del Gruppo Marchi & fildi

I 30 agenti, che rappresentano tutti i nostri brand e categorie di prodotti tecnici e fashion, sono arrivati a Biella da varie nazioni.Il programma ha alternato momenti teorici, visite sul campo e momenti conviviali e di confronto informale.

In apertura una sessione di aggiornamento focalizzata sulle attività di marketing e comunicazione, strategia commerciale e di sviluppo prodotto, con una prospettiva di medio/lungo periodo. È stato un momento necessario e apprezzato, che ha dato spazio ai numerosi progetti in cui è coinvolto il Gruppo e al confronto su valori, identità aziendale e aree strategiche di sviluppo:

  • l’innovazione sostenibile a livello di prodotto e di tecnologie produttive
  • le partnership a vari livelli nella filiera e con il mondo formativo e istituzionale
  • le attività di comunicazione online e offline e gli eventi.

È seguita la visita alla sede di MagnoLab, la rete di imprese della filiera tessile che ha tra i soci fondatori Marchi & Fildi e Filidea e che ha come obiettivo l’innovazione e la sinergia tra aziende. Per i nostri agenti, MagnoLab è un progetto con un grande potenziale innovativo che può rivestire grande interesse per i clienti in tutto il mondo.
Negli spazi appena ristrutturati che appartengono al complesso industriale di Cerrione in cui ha sede anche la tintoria del Gruppo e le aree di formazione dell’ITS TAM di Biella, gli ospiti hanno potuto vedere in attività i microimpianti pilota, che permettono di sviluppare prodotti e processi innovativi con cicli di sperimentazione rapidi, condividendo il know-how delle aziende coinvolte. Questo contesto unico consente di: concentrare le attività di prototipazione da presentare ai futuri clienti, sperimentare soluzioni in termini di prodotto e di processi da trasferire in modo diretto negli impianti dei partner, procedere successivamente con la produzione in scala.

La seconda giornata, invece, è stata dedicata ai tavoli di lavoro. I referenti delle aree aziendali che hanno promosso il meeting hanno guidato un confronto partecipativo in piccoli gruppi su alcuni temi emersi come cruciali a livello marketing, commerciale e di prodotto. Questa modalità ha permesso di far emergere bisogni, chiarire dubbi, condividere impressioni, nonché di rafforzare una visione comune e il sentimento di appartenenza agli obiettivi del Gruppo.

Il filo conduttore della sostenibilità

L’organizzazione ha lavorato per creare un evento rispettoso dei valori di sostenibilità sostenuti dal Gruppo: dalla valorizzazione del territorio biellese alla scelta di un catering che abolisce l’usa e getta in favore delle stoviglie lavabili o compostabili, fino al coinvolgimento di realtà di promozione sociale.
Il gadget donato ai partecipanti sintetizza i valori che stanno alla base dell’economia circolare. È un porta laptop personalizzato che utilizza tagli di tessuti a base di filati ECOTEC®, provenienti da upcycle di scarti tessili, progettato e realizzato da Quid Impresa Sociale, una realtà veneta con più di 130 dipendenti che offre lavoro a donne vittime di violenza o in situazione di emarginazione lavorativa.

In conclusione

In base ai feedback dei partecipanti il Two Day Event si è dimostrato un format efficace per:

  • consolidare e riflettere su valori, obiettivi, progetti e modalità lavorative
  • creare un legame diretto con il Gruppo
  • tornare con rinnovata energia e nuovi argomenti di marketing e comunicazione al proprio lavoro quotidiano

Riccardo Moresco è il giovane designer di maglieria che ha partecipato all’edizione di Feel the Contest di Pitti Immagine Filati 93, utilizzando per i suoi look i filati per maglieria Filidea della collezione Autunno/Inverno 2024-2025.

Ciao Riccardo, quale percorso di studio e quali esperienze hai intrapreso per diventare un fashion designer?

Il mio percorso è iniziato già durante il periodo dell’infanzia. Fin da piccolo, mia nonna e mia zia – entrambe sarte – mi hanno trasmesso l’amore per la moda e la magia che si nasconde dietro la creazione di capi d’abbigliamento. Rimanevo affascinato da come dei pezzi di stoffa potessero diventare degli abiti con forme e strutture ogni volta diverse.
Dopo il liceo scientifico, ho deciso di intraprendere un percorso di studi che potesse permettermi di tornare alle radici: mi sono quindi iscritto alla facoltà di Design della Moda al Politecnico di Milano, dove ho avuto l’opportunità di immergermi completamente nel mondo della moda. Scegliendo la specializzazione in Knitwear, ho trovato una connessione profonda con il processo creativo che si nasconde dietro la lavorazione a maglia e l’interplay, in un perfetto connubio tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica.
Le lezioni, i laboratori, gli incontri con professionisti del settore e l’esplorazione di nuove tecniche di design hanno contribuito a plasmare la mia visione creativa. Nel luglio 2023 ho coronato questo percorso con la laurea triennale, un momento di grande soddisfazione e gratificazione personale.
Ad oggi posso dire che la mia crescita come designer è stata e continua ad essere stimolante e appassionante.

Qual è stata l’ispirazione per i look creati per Feel the Contest?

L’ispirazione per i look creati per Feel the Contest 2023 è scaturita dal brief di quest’anno, “Feel the People“. Questo tema mi ha spinto a esplorare l’autenticità delle relazioni umane, la capacità di svelare la nostra vera essenza e connetterci realmente con gli altri. Ho iniziato a riflettere sul processo di spogliarsi delle maschere sociali che indossiamo ogni giorno e mostrare la nostra vulnerabilità, le nostre fragilità.

Per rappresentare questo concetto, ho creato capi che simboleggiassero il processo di “scoperta” di sé e degli altri. Ho utilizzato principalmente lavorazioni in scarto d’ago e cut-out per rappresentare il concetto di “spogliarsi di fronte all’altro” e la condivisione delle nostre vere emozioni ed esperienze. Inoltre, ho giocato con il concetto di layering, sovrapponendo diversi strati nei capi per rappresentare il processo di andare oltre ciò che vediamo, per scoprire ciò che si nasconde dentro ognuno di noi.
Il mio obiettivo è stato quello di creare capi che trascendessero la moda per diventare vere e proprie rappresentazioni di quella che è stata la mia ispirazione, che raccontassero una storia e suscitassero emozioni nel pubblico.

Capi del designer Riccardo Moresco

Quali filati Filidea hai utilizzato? Ti sei trovato in sintonia con i valori del brand di sostenibilità e scelta di fibre naturali e biodegradabili?

Per i miei capi ho avuto l’opportunità di lavorare con l’ampia gamma di filati Filidea che mi hanno affascinato fin dal primo momento. Ho particolarmente apprezzato i filati KOJI, VIRGIL e WALTER.
Sin dall’inizio volevo utilizzare filati naturali e semplici, e Filidea mi ha permesso di utilizzare una materia di primissima qualità mantenendo una certa attenzione alla sostenibilità, uno dei valori principali che condivido. Al giorno d’oggi noi designer siamo chiamati ad avere un occhio di riguardo per la sostenibilità, che deve diventare parte del percorso creativo e produttivo quasi in maniera naturale.

Durante la fase di progettazione e studio dei punti maglia hai dovuto affrontare difficoltà tecniche e modifiche rispetto al progetto originario? C’è qualche risultato ottenuto che ti ha particolarmente soddisfatto?

Le fasi di progettazione e di successiva realizzazione sono state affascinanti e stimolanti. Come ogni designer, ho incontrato alcune difficoltà tecniche che mi hanno spinto a cercare nuove soluzioni. Ho dovuto adattare il design originario per sfruttare al meglio le caratteristiche dei filati scelti, per far sì che ogni capo esprimesse la sua unicità ma senza sacrificare quelle che sono le caratteristiche naturali dei filati.

L’uso del filato VIRGIL è stato particolarmente intrigante. Non avevo mai lavorato a macchina con il lino e scoprire quanto fosse versatile e capace di sorprendermi con i suoi effetti è stata una bellissima sorpresa, facendomi trovare nuove soluzioni per la realizzazione dei capi. Grazie alla lavorazione in scarto d’ago, il lino ha acquisito una lucentezza naturale e una consistenza che ha arricchito i miei capi di riflessi dorati, anche grazie alla colorazione che avevo scelto.
Il filato ACCADEMIA si è rivelato una bellissima scoperta: grazie alla sua elasticità mi ha permesso di realizzare una texture che si modificasse in base al movimento del capo una volta indossato.

Quali sono secondo te le sfide e gli orizzonti di un designer emergente che è chiamato a creare la maglieria dei prossimi anni?

Una delle sfide principali è sicuramente la sostenibilità. Oggi più che mai, i consumatori sono sempre più attenti all’impatto ambientale della moda, e come designer abbiamo la responsabilità di scegliere materiali e processi produttivi sostenibili. Utilizzare fibre naturali e biodegradabili, come ho fatto con i filati Filidea in questo progetto, rappresenta un passo importante verso una moda più ecologica e responsabile.

Sicuramente anche la scelta di lavorare in un ambito come la maglieria permette di trovare soluzioni più adatte: la possibilità di realizzare capi con un unico materiale e senza utilizzo di accessori fa sì che si possa riciclare più facilmente al termine del ciclo di vita del prodotto, riducendo di molto gli sprechi.

In conclusione, essere un designer emergente di maglieria offre opportunità straordinarie per esprimere la propria creatività e lasciare un’impronta nel mondo della moda. Con passione, impegno e un occhio attento alla sostenibilità e all’innovazione, possiamo contribuire a una moda più consapevole, autentica e rispettosa dell’ambiente.

Il momento in cui un’azienda che ha una posizione vacante entra in contatto con una giovane risorsa che ha, o potrebbe maturare, le competenze per occuparla è molto delicato e dev’essere gestito con un percorso adeguato di avvicinamento al ruolo.

Intervistiamo Michela Parlamento, back office commerciale presso i nostri uffici di Biella, per scoprire attraverso la sua esperienza come si è svolta la fase di ingresso nel nostro Gruppo.

Buongiorno Michela. Qual è stato il tuo percorso formativo prima di arrivare in Marchi & Fildi? Quali lingue hai studiato?

Dopo il diploma al Liceo Linguistico G. & Q Sella di Biella nel 2018, in cui avevo studiato inglese, francese e spagnolo, mi sono iscritta all’Università della Valle D’Aosta. Questa scelta è nata dalla possibilità di frequentare il secondo anno in Francia a Chambery per ottenere la laurea binazionale italo-francese in Lingua e comunicazione per l’impresa e il turismo. Durante il terzo anno ho frequentato un semestre ad Aosta e un semestre a Barcellona, parallelamente al tirocinio curricolare, e mi sono laureata nel 2021, dopo un periodo di lockdown a Barcellona.

Ho iniziato a lavorare a maggio 2021 come guida turistica al Museo del Territorio di Biella. È stata una bella esperienza legata sia alle mostre temporanee sia a quelle permanenti, in un periodo di grande fermento grazie alla mostra virtuale dedicata a Van Gogh e Monet, che ha garantito un grande afflusso di visitatori. Mi ha permesso di entrare in contatto con un pubblico numeroso e internazionale, parlando soprattutto inglese e spagnolo. Il mio contratto era limitato ai mesi estivi e a partire da settembre ho iniziato a mandare CV, soprattutto focalizzando le mie ricerche sul territorio biellese.

Il tuo ingresso in azienda è avvenuto con un tirocinio formativo. Questa modalità ti è stata utile per capire se il lavoro di back office in una filatura era adatto a te? Cosa hai imparato e perché hai deciso di rimanere in azienda dopo la fine del tirocinio?

Ho iniziato il mio tirocinio a fine gennaio 2022. Il reparto commerciale era impegnato in una fiera e io ho affrontato da subito in autonomia i primi compiti.

Ritengo che il tirocinio sia importantissimo, sicuramente per la valutazione da parte dell’azienda, che deve capire se la risorsa è adatta al ruolo, ma soprattutto per il candidato. Permette infatti di affrontare il primo step del mondo del lavoro iniziando ad approcciare una realtà dal punto di vista metodologico, di approfondire un settore e una parte di una funzione aziendale. Grazie a questo primo contratto ho apprezzato il lavoro di back office nell’ufficio commerciale. Ho iniziato a lavorare soprattutto sui mercati esteri, che mi hanno permesso di mettere in pratica le mie conoscenze linguistiche, principalmente l’inglese e il francese, cosa che avviene tutt’oggi.

Un elemento importante che ho imparato è la gestione dello stress, causato principalmente dai ritmi frenetici richiesti dal settore fashion. Inoltre il contatto costante con clienti ed agenti mi ha aiutata a superare la mia timidezza, sia sul lavoro che nella vita di tutti i giorni. La gestione internazionale del settore commerciale e la mia voglia di approfondire le conoscenze in ambito tessile, merito anche della professione svolta da mio papà e dai suoi racconti, mi hanno spinta a scegliere di rimanere in azienda.

In cosa consiste il tuo lavoro? Quali sono gli aspetti che ti appassionano di più? E le sfide più impegnative?

Il mio ruolo è quello di gestire al meglio le richieste dei clienti, cercando di mediare tra le loro esigenze e quelle dell’azienda. Alla base di tutto vi è la predisposizione al lavoro di customer care, che deve garantire sicurezza all’interlocutore, parlando a nome dell’azienda stessa.

Per me è importantissimo sfruttare le mie conoscenze linguistiche. In più, avere a che fare con clienti da tutto il mondo mi permette di acquisire delle competenze proprie dei singoli Paesi e delle aree geografiche, elemento che mi porto dietro dai miei studi sul turismo. Lavorare in questa azienda mi ha fatto capire l’importanza e la bellezza di lavorare in team, uno degli elementi che apprezzo di più. Ho partecipato a Pitti Filati a gennaio e a giugno 2023, un’esperienza molto positiva che mi ha messa di fronte a due novità stimolanti: presentare le collezioni di filati e relazionarmi di persona con i clienti, invece che al telefono o via mail come avviene di solito.
Naturalmente il mio lavoro ha anche dei lati più difficoltosi e sfidanti, in particolare la gestione di eventuali malcontenti da parte dei clienti e il mio impegno per trovare una soluzione ai loro problemi.

Il lavoro in un ufficio commerciale risponde alle tue aspettative? Come ti piacerebbe crescere in azienda?

Il lavoro che svolgo attualmente mi piace molto e risponde alle mie aspettative. Sono interessata a continuare a crescere e a migliorare ciò che faccio. Vorrei prendere sempre di più coscienza delle mie capacità e di ciò che devo migliorare, dal momento che una delle qualità che mi caratterizzano è il desiderio di imparare sempre cose nuove, acquisire nuove competenze e diventare sempre più autonoma